Lettera agli Oblati

Dalla scrivania di padre Elia...

Questa lettera e l’oblazione che la accompagna sono gli unici documenti che riguardano gli Oblati Benedettini della Divina Volontà approvati ufficialmente da padre Elia e dai Benedettini della Divina Volontà.

Carissimi Fratelli e Sorelle in Cristo e nel Divin Volere,

La Pace di Cristo sia con voi!

Madre Gabrielle Marie e io siamo grati a Dio e alla Beata Vergine Maria per l’entusiasmo e l’interesse che molti di voi hanno mostrato nei riguardi del nostro piccolo progetto qui in Italia: i Benedettini della Divina Volontà. Siamo grati per le vostre preghiere e chiediamo che continuiate a pregare per noi, così come noi preghiamo per voi; così tutti noi saremo strumenti docili ed efficaci nelle mani di Cristo Re e Maria Regina, nella loro realizzazione del regno di Dio sulla terra com’è in cielo. Siamo anche lieti del desiderio ardente espresso da molti di voi di poter condividere il nostro carisma come Oblati Benedettini della Divina Volontà. Per questo, desideriamo precisare che cosa significa secondo noi essere un Oblato Benedettino della Divina Volontà.

La prima cosa che vorrei dire è che la nostra comunità è piccola. Noi ci consideriamo una piccola famiglia e cercheremo sempre di essere tale. Può darsi che, con il tempo, i nostri numeri crescano. Questa è una preoccupazione di Dio. Anche se dovessimo crescere, saremo sempre piccoli. Il nostro modello è la Santa Famiglia di Nazareth. La Santa Famiglia era molto nascosta e molto semplice. Non avevano un grande apostolato a livello mondiale. Invece, vivevano una vita quotidiana di amore straordinario: amore divino. Mi piace immaginare Maria che cuce ai piedi di un camino, mentre San Giuseppe gioca con Gesù Bambino sul pavimento. Immagino anche i vicini che probabilmente amavano visitare la loro casa e assaggiare il pane fatto in casa di Maria. Dubito che i vicini sapessero che il bambino che giocava sul pavimento fosse il Verbo Eterno Incarnato. Scommetterei, invece, che i vicini sapevano che c’erano una pace e un amore incredibili in quel luogo santo.

Questo è quello che i Benedettini della Divina Volontà sono. Siamo una piccola famiglia di Nazareth. Quindi è impossibile per noi intraprendere qualsiasi grosso lavoro, come per esempio organizzare un apostolato mondiale di oblati! Madre Gabrielle Marie ha la sua piccola famiglia contemplativa a Talamello e io ho la mia a Carpegna. Difatti, a volte siamo talmente impegnati con le tante piccole faccende delle nostre comunità, da fare fatica a restare in contatto tutti i giorni. Penso che qualsiasi buona madre e buon padre che si siano presi cura di una famiglia possano capire quello che sto dicendo. Questa è la nostra responsabilità principale e se perdiamo questo di vista non avremo nulla da offrire a nessuno.

Ci sembra che ci sia un largo spettro di comunità di oblati nel mondo. Alcune comunità sono molto organizzate con programmi di formazione sofisticati. Altre comunità sono organizzate in modo meno strutturato, sono private, nascoste e di natura personale. Gli Oblati Benedettini della Divina Volontà assomigliano di più al secondo tipo. E’ questa, in parole povere, una comunità PICCOLA. Saremmo molto contenti, infatti, se gli Oblati Benedettini della Divina Volontà fossero i più piccoli tra tutte le comunità di oblati del mondo! Preghiamo per questo.

In questo senso, la nostra oblatura è molto simile a una semplice consacrazione. Molti di voi saranno familiari con la consacrazione alla Beata Vergine Maria di San Luigi da Montfort. Mentre da una parte questa consacrazione è potente, seria e cambia persino la vita, è anche nascosta e semplice e può essere fatta privatamente senza che nessuno lo sappia. E’ così che ho fatto la consacrazione la prima volta. Ho letto il libro di San Luigi da Montfort “Trattato della Vera Devozione a Maria”, ci ho pregato un po’ sopra, e ho deciso di fare la consacrazione. Successivamente ho fatto una preparazione di 33 giorni, con preghiere e litanie, ho riscritto a mano la preghiera di consacrazione e l’ho firmata in una chiesa deserta davanti a una statua della Madonna. Dopodiché ho comprato sette rose e le ho messe ai piedi di sette statue della Madonna che ho trovato in diverse chiese e santuari nell’area di New York dove vivevo! Includo tutti questi dettagli perché questo è esattamente quello che madre Gabrielle Marie e io avevamo in mente per la consacrazione agli Oblati Benedettini della Divina Volontà. La cosa principale di che un oblato ha bisogno è un desiderio fervente e l’impegno di vivere nella Volontà di Dio sulla terra come in cielo. Per questo devono vivere una vita come fedeli cattolici in piena e amorosa obbedienza alla Santa Madre Chiesa. Questo dovrebbe comprendere:

  • Messa domenicale e nei giorni di precetto (Santa Messa quotidiana se possibile)
  • Confessioni regolari (mensili se possibile)
  • Amorosa e fedele obbedienza alla Chiesa in tutte le questioni di fede e morali
  • Studio attento del catechismo della Chiesa Cattolica e delle Sacre Scritture
  • Rispetto e sottomissione filiale al papa, ai vescovi, ai pastori

Inoltre dovrebbero:

  • Coltivare una fervente devozione alla Beata Vergine Maria e a San Giuseppe
  • Leggere gli scritti della serva di Dio Luisa Piccarreta, per almeno mezz’ora ogni giorno
    (eccezioni possono essere fatte solo in caso di assoluta necessità)
  • Preghiera giornaliera del Rosario
  • Coltivare una devozione per San Benedetto, Santa Scolastica, San Annibale e la serva di
    Dio Luisa Piccarreta
  • Partecipare alla adorazione eucaristica quando possibile
  • Esplorare la vita benedettina, in particolare attraverso la Santa Regola
  • Essere caritatevoli e umili
  • Essere PICCOLI!

Infine, abbiamo alcuni suggerimenti:

  • E’ utile avere una guida nella lettura degli scritti sulla Divina Volontà, tale guida può venire da un sacerdote che legge la Divina Volontà o che è aperto ad essa, o da qualcuno che ha una preparazione teologica. Ricordiamoci che questi scritti fanno parte della letteratura mistica e che devono sempre essere interpretati alla luce del deposito della fede. Qualsiasi interpretazione che va al di fuori del deposito della fede deve essere evitata! I Benedettini della Divina Volontà non abbracciano alcuna particolare interpretazione teologica degli scritti sulla Divina Volontà. Invece, insistiamo solo sul fatto che le interpretazioni devono essere solidamente a autenticamente cattoliche.
  • Predica sempre, solo se necessario usa la parola. Concentriamoci sul vivere nella Divina Volontà e lasciamo l’insegnamento a coloro che sono propriamente addestrati e chiamati da Dio all’insegnamento.
  • Sii umile e caritatevole, specialmente verso quelli che, come te, si stanno sforzando di vivere nella Divina Volontà sulla terra come in cielo.

Quindi, tenendo queste linee guida in mente, se è tuo desiderio consacrarti per essere un Oblato Benedettino della Divina Volonta, tutto quello che ti viene richiesto è che vivi fedelmente queste pratiche. Poi quando ti senti pronto, leggi e firma l’oblazione che è inclusa alla fine di questa lettera davanti al Santissimo Sacramento. Ogni anno nello stesso giorno la tua oblazione dovrebbe essere rinnovata. Noi suggeriamo anche che tu indossi una croce benedettina, propriamente benedetta, come segno della tua consacrazione. Non deve essere visibile ma lo può essere se lo preferisci.

Per quanto semplice questo possa sembrare, questo è quello che significa essere un oblato benedettino della Divina Volontà! Mentre non possiamo offrire a nessuno un elaborato programma di formazione o un collegamento canonico ufficiale con la nostra comunità, possiamo con gioia condividere il dono del nostro carisma con tutti coloro che desiderano unirsi con noi spiritualmente. Possiamo anche pregare per voi e con ognuno di voi, perché possiamo vivere più profondamente nella Divina Volontà e perché il Regno della Divina Volontà venga presto sulla terra come in cielo nella sua pienezza.

In unione con il mio vescovo, estendo la mia benedizione sacerdotale a tutti coloro che vivono fedelmente questa piccola consacrazione. Affido questa lettera ai Cuori di Gesù e Maria per permettere loro di fare con questa ciò che vogliono.

Con tanto amore,
Padre Elia Giovanni Giuseppe di Nostra Signora di Guadalupe